Giocare è uno dei primi metodi che gli esseri umani sperimentano per conoscere l’ambiente in cui vivono. Giocare permette di apprendere abilità. Giocare permette di evadere dai confini culturali. Giocare richiede tempo. Giocare è un diritto di tutti gli esseri viventi. 

Il mercato ludico propone una vasta gamma di prodotti, alcuni stereotipati, altri sofisticati, altri ancora costosi o difficilmente accessibili. OpenPlay cerca di ridurre questa distanza tra utente e gioco sotto diversi aspetti: i progetti di base sono resi gratuiti ed editabili (info:valentina.monacelli93@gmail.com)  chiunque potrà produrre, modificare e riprogettare gli oggetti che verranno esposti di seguito. 

Partendo dalla comune stampante domestica fino ad arrivare alle macchine di prototipazione rapida, i genitori e i loro bambini sperimenteranno la creazione dei propri giochi fino ad arrivare alla loro condivisione.

OpenPlay nasce come progetto di tesi di diploma triennale in Progettazione Grafica e Comunicazione Visiva presso l'ISIA di Urbino - Professore Relatore: Lorenzo Bravi.

Il percorso che ha condotto alla realizzazione di questi oggetti/giocattolo auto-riproducibili è il frutto di una minuziosa ricerca all'interno del mondo dei giocattoli e delle attività educative e ludiche proposte all'interno di scuole di pensiero dalla fine del 1800 fino ai giorni nostri. 

Dopo questa analisi vengono alla luce le proposte di OpenPlay, volutamente incomplete e alla ricerca della fantasia di bambini e genitori per la loro trasformazione. Giocare e sperimentare creativamente sono gesti istintivi. Un oggetto e la sua forma possono diventare qualsiasi cosa attraverso l'immaginazione.

I progetti che seguono presenteranno spazi da riempire con racconti e con gesti, superfici pronte per essere scarabocchiate, oggetti da combinare fra loro e da riprodurre con diversi materiali. Le immagini che vedremo vanno intese come un esempio di realizzazione, un punto di partenza.

Questo gioco si basa sul comporre e scomporre animali. Le silhouette possono essere smontate e rimontate fra loro per dare vita a creature sempre diverse e particolari - magari provenienti da mondi fantastici. In questo progetto il prototipo è stato fabbricato con dei pannelli di legno di 5mm sagomati con una fresa, ma sarebbero potuti essere costruiti in carta e pitturati o realizzati in dimensioni giganti con del plexiglass colorato o diventare ancora pupazzi di stoffa componibili.

Questi Kirigami sono state realizzate con dei fogli di cartoncino, ma tutto ciò che può essere piegato e ritagliato può dare vita ad una scenografia simile: da un foglio di acetato, fino alla carta con texture e fantasie e se vogliamo pensare ancora più in grande, addirittura con del cartone ondulato - come fosse una versione più dettagliata dello scatolone della lavatrice che diventa una fortezza inespugnabile.

Questo oggetto è stato progettato per creare confidenza con il moto circolare e con le proiezioni. Immaginate di posizionare una forma sul piano e di poterla ridisegnare e poi di poterla spostare e ricalcare ancora nella sua nuova posizione. O ancora di usare il fascio luminoso per proiettare sul muro le ombre di oggetti e giocattoli e di farle muovere per realizzare delle forme composte e delle "prospettive cinesi". 

Queste carte sono state progettate per creare confidenza con i concetti di ripetizione (pattern), divisione geometrica delle forme e loro composizione tramite sovrapposizione. Possono essere proiettate con un fascio luminoso per dare uno sfondo psichedelico alle ombre cinesi o semplicemente sovrapposte una all'altra per comporre pattern fantasiosi e osservare come i colori riescono a variare sovrapponendosi.

Per avere una copia dei progetti editabili e per scoprire di più sui laboratori ludici di OpenPlay, scrivete a: valentinamonacelli.gd@gmail.com​​​​​​​