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Una villa rustica lungo la via Appia


Iniziando il nostro percorso dal miliario CIX dell’Appia, oggi non più visibile, si imbocca una strada vicinale che dalla via principale si inoltra fino alle pendici del monte Sant’Anna e conduce in località “Le tre colonne” (50 m. s.l.m.) dove si conservano i resti di tre semicolonne in laterizio, in parte rivestite in cocciopesto. Un recente incendio ha messo in luce, 100 metri a sud-est dei pilastri, un muro in opera incerta, costruito con scapoli di calcare messi in opera in modo molto rozzo, pertinenti ad un criptoportico, lungo il quale si aprono, alle estremità, due ingressi attualmente impraticabili.
Nonostante i resti siano molto esigui, è probabile che le tre semicolonne siano da riferire ad una cisterna di grandi dimensioni, costruita a monte del criptoportico in epoca imperiale.
Per le tecniche utilizzate ed i materiali di superficie, possiamo ipotizzare che il complesso sia stato edificato intorno al II secolo A.C., epoca a cui risale il criptoportico in opera incerta, al quale è stato aggiunto in epoca imperiale una cisterna in opera laterizia.
La villa sembra essere abbandonata nel corso del III secolo d.C.
Quasi sicuramente la strada vicinale che dall’Appia conduceva alla località “Le tre colonne” doveva essere un diverticolo basolato, come sembra attestare la presenza di alcuni basoli in calcare accumulati lungo i bordi
.

Testo tratto da:
L. M. Proietti, Le ville rustiche del territorio di Sinuessa. Alcuni esempi in PROSPETTIVE DI MEMORIA Testimonianze archeologiche dalla città e dal territorio di Sinuessa a cura di Luigi Crimaco e Gabriella Gasperetti, 1993.
Una villa rustica lungo la via Appia
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