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Aquamarine (Preview)

Aquamarine 
Swimming in the silence

Il punto di partenza è una poesia che fin da bambina mi ha colpita, affascinata, emozionata. Una poesia che già solo grazie al suo titolo, “La pioggia nel Pineto”, ti trasporta in un immaginario, in un momento, in una favola bella, nel silenzio. Si apre con una constatazione che è anche un imperativo: Taci. Il silenzio è fondamentale per ascoltare la voce della natura, una voce particolare, che si rinnova di giorno in giorno. Ascolta. Sospensione e attenzione, comunicazione soprattutto. Ascoltare è il segreto per comunicare, sia quando si tratta di persone, sia quando si tratta di dialogare con la natura. L'attenzione è sulle piccole cose, sull'ambiente più prossimo. A “La pioggia nel Pineto” si ispira la parte più soggettiva del mio video, più emozionale. Quella parte che mi porta in uno stato di evasione, contemplazione e meditazione, a ritrovare la vera essenza delle cose. Vorrei restituire a uno spettatore abituato al mondo di oggi, veloce e iperconnesso, quello che ho provato passando il tempo in un luogo sereno, nel mio caso Forte dei Marmi, ma che per qualcun altro potrebbe essere altrove. Un luogo che ti riporta al tuo io, alla parte più intima di te. La creazione di questo video mi è venuta da un’esigenza, un bisogno che ho provato: il riuscire a trovare una calma e una pace interiore che ad oggi non mi è facile raggiungere. Riuscire ad annullare tutto e tornare a respirare, davvero. Si è trattato di un luogo, o meglio, di più luoghi, di più sensazioni, che sono riusciti a dare profondità al mio respiro. In un mondo in cui siamo più voyeuristici che naturalistici nelle nostre tendenze, qual è la nostra attuale relazione con il paesaggio vista attraverso una lente? Sicuramente c’è di più delle tante foto di tramonti che vengono pubblicati su Instagram ogni giorno. Come vediamo attualmente il mondo che ci circonda? Non sono brava nel disegnare cose o usare determinati strumenti ma l’immagine, l’estetica, è sempre stata una lingua che capivo. La seconda parte di cui si compone il mio video si ispira invece all’antropomorfismo. Un paesaggio naturale che diventa essere umano. Due persone: Marco e Rosa. Una coppia di altri tempi, tipica della tradizione culturale italiana. Sono i proprietari del bagno in cui vado da quando sono piccola, il “Bagno Marco”. Lui: bagnino, ormai in pensione, un uomo tutto d’un pezzo, un brontolone, ma con un cuore grande; Lei: cuoca, una donna mite e dolce, che prepara quei piatti che ti chiedi “Ma come fa? Se ci provo io non verrà mai la stessa cosa”. Piatti semplici, fatti di ingredienti semplici, ma buoni da morire. Ecco, loro mi fanno sentire a casa, mi danno aria di casa. La loro voce mi dà pace. Li ascolto in silenzio parlare e parlarmi. Mi sono fatta cullare e coccolare da un paesaggio naturale e umano in antitesi con la mia quotidianità, e ho voluto catturarlo in un video, sperando che possa riprodurre e amplificare la sensazione di soddisfazione che provo quando sono talmente tranquilla da fermarmi ad ascoltare il mondo.
Aquamarine (Preview)
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