TESI DI LAUREA
“Il disagio abitativo degli immigrati – Progetto di incremental housing a Mestre (Venezia)”
Università IUAV di Venezia, 26-07-2007
Relatori: Bernardo Secchi (urbanistica) – Alberto Ferlenga (composizione architettonica)
La tesi affronta la questione del disagio abitativo delle popolazioni immigrate, cercando di darerisposta architettonica ad un problema non direttamente di competenza architettonica. Il lavoro sidivide in due fasi: una lunga analisi del fenomeno migratorio relativamente alle questioni abitative,all’inserimento urbano e all’immigrazione come fattore di trasformazione della cittàcontemporanea, e un progetto di housing, utilizzando l’autocostruzione come strumento perrendere più sostenibile economicamente l’accesso all’abitazione.Gran parte dell’indagine si basa sul contatto diretto col mondo immigrato nel Comune di Venezia,luogo scelto per il progetto. Ho proposto un questionario a crocette di 32 domande sulla condizioneabitativa attuale, quella nel paese d’origine e quella ideale in Italia, immaginando di non avereproblemi economici.Il progetto è conseguenza di una lunga indagine sul disagio abitativo degli immigrati, condottaattraverso la ricerca diretta sul campo e prevede il parziale utilizzo dell'autocostruzione (nellaforma dell'incremental housing) come proposta per risolvere il problema. I vantaggi di questamodalità costruttiva consentono un notevole contenimento del prezzo degli alloggi, andando infattiad incidere sul costo della manodopera. Nella mia proposta progettuale ai futuri abitanti vieneconsegnata una struttura elementare fissa che contiene scala e blocco servizi (impianti per bagni ecucina), affiancata da una zona di futuro ampliamento. Questo schema permette flessibilità sianello spazio (consentendo personali combinazioni degli ambienti della casa a secondadell'evoluzione del nucleo familiare) che nel tempo (a seconda delle disponibilità economiche).La tecnologia scelta è il PLS della Bonelli Legno, un materiale eco-compatibile, costituito dacemento misto a legno mineralizzato. Si tratta di un materiale resistente nel tempo e al fuoco, oltread essere un perfetto isolante termico e acustico, che assicura all'edificio qualità abitativa erisparmio energetico. I formati in commercio sono vari: PLS sfuso, pannelli prefabbricati di variemisure, strutture portanti su misura. L'associazione di PLS in pannelli e travi in legno permette larealizzazione di solai molto resistenti e sottili. Inoltre i pannelli, grazie al peso ridotto e almontaggio maschio-femmina, consentono una facile collocazione anche a manodopera nonspecializzata.I 26 alloggi progettati (divisi 5 tipologie, a loro volta sviluppate secondo varie combinazionidistributive per accogliere da 2 a 5 persone) si inseriscono in due nuclei del piano PEEP BissuolaSud previsto dal Comune di Venezia. Infatti, attraverso la partership con un'amministrazionepubblica, si può ipotizzare la cessione di terreni a prezzo calmierato destinati ad ediliziaresidenziale pubblica, consentendo così un ulteriore contenimento dei costi. Gli alloggi rispettano lenormative vigenti e gli standard minimi e prevedono la possibilità di doppi servizi igienici e giardinoprivato. Il progetto propone una loro disposizione all'interno dei nuclei che consenta un buonorientamento rispetto al sole e la creazione di aree comuni in cui possono trovare spazio orti e aree gioco.
“Il disagio abitativo degli immigrati – Progetto di incremental housing a Mestre (Venezia)”
Università IUAV di Venezia, 26-07-2007
Relatori: Bernardo Secchi (urbanistica) – Alberto Ferlenga (composizione architettonica)
La tesi affronta la questione del disagio abitativo delle popolazioni immigrate, cercando di darerisposta architettonica ad un problema non direttamente di competenza architettonica. Il lavoro sidivide in due fasi: una lunga analisi del fenomeno migratorio relativamente alle questioni abitative,all’inserimento urbano e all’immigrazione come fattore di trasformazione della cittàcontemporanea, e un progetto di housing, utilizzando l’autocostruzione come strumento perrendere più sostenibile economicamente l’accesso all’abitazione.Gran parte dell’indagine si basa sul contatto diretto col mondo immigrato nel Comune di Venezia,luogo scelto per il progetto. Ho proposto un questionario a crocette di 32 domande sulla condizioneabitativa attuale, quella nel paese d’origine e quella ideale in Italia, immaginando di non avereproblemi economici.Il progetto è conseguenza di una lunga indagine sul disagio abitativo degli immigrati, condottaattraverso la ricerca diretta sul campo e prevede il parziale utilizzo dell'autocostruzione (nellaforma dell'incremental housing) come proposta per risolvere il problema. I vantaggi di questamodalità costruttiva consentono un notevole contenimento del prezzo degli alloggi, andando infattiad incidere sul costo della manodopera. Nella mia proposta progettuale ai futuri abitanti vieneconsegnata una struttura elementare fissa che contiene scala e blocco servizi (impianti per bagni ecucina), affiancata da una zona di futuro ampliamento. Questo schema permette flessibilità sianello spazio (consentendo personali combinazioni degli ambienti della casa a secondadell'evoluzione del nucleo familiare) che nel tempo (a seconda delle disponibilità economiche).La tecnologia scelta è il PLS della Bonelli Legno, un materiale eco-compatibile, costituito dacemento misto a legno mineralizzato. Si tratta di un materiale resistente nel tempo e al fuoco, oltread essere un perfetto isolante termico e acustico, che assicura all'edificio qualità abitativa erisparmio energetico. I formati in commercio sono vari: PLS sfuso, pannelli prefabbricati di variemisure, strutture portanti su misura. L'associazione di PLS in pannelli e travi in legno permette larealizzazione di solai molto resistenti e sottili. Inoltre i pannelli, grazie al peso ridotto e almontaggio maschio-femmina, consentono una facile collocazione anche a manodopera nonspecializzata.I 26 alloggi progettati (divisi 5 tipologie, a loro volta sviluppate secondo varie combinazionidistributive per accogliere da 2 a 5 persone) si inseriscono in due nuclei del piano PEEP BissuolaSud previsto dal Comune di Venezia. Infatti, attraverso la partership con un'amministrazionepubblica, si può ipotizzare la cessione di terreni a prezzo calmierato destinati ad ediliziaresidenziale pubblica, consentendo così un ulteriore contenimento dei costi. Gli alloggi rispettano lenormative vigenti e gli standard minimi e prevedono la possibilità di doppi servizi igienici e giardinoprivato. Il progetto propone una loro disposizione all'interno dei nuclei che consenta un buonorientamento rispetto al sole e la creazione di aree comuni in cui possono trovare spazio orti e aree gioco.
