MFF // Macerata Film Festival
Identità visiva per un festival del cinema ad oggi "invisibile"; progettazione grafica del logo, completo di varianti per le quattro sezioni della manifestazione, e dell'intera immagine coordinata, comprensiva di affissioni, totem, brochure, libretto programma, cartoline e gadget.
La mia progettazione segue dall’inizio alla fine un’idea di base, ovvero unire il cinema tradizionale, che ha dato vita a grandi produzioni cinematografiche ormai storiche, a quello moderno, pieno di novità. Si passa quindi dall’analogico, come ricordano le grandi pellicole, al mondo del digitale di oggi, fatto di fotogrammi
che si susseguono, o ancora si parte dal bianco e nero fino a tutte le possibili scale cromatiche che oggi vediamo nei monitor. L’idea si fonda quindi sul principio del dare uno sguardo al passato ed uno al futuro, unendo tra loro i grandi cambiamenti che hanno fatto la storia del cinema.
É da qui che nasce il logo, nel quale l’abbreviazione MFF si forma grazie ad un accostamento di piccoli quadrati, ispirati dal bordo delle pellicole, intagliate proprio seguendo un pattern di questo tipo.
Ho realizzato anche una seconda variante del logo, rappresentata da un rettangolo che fa da sfondo alla medesima scritta MFF però sfondata su di esso.
Il logotipo è in entrambe le soluzioni inserito in basso e riporta la dicitura “Macerata Film Festival” composta in Gotham, font caratterizzato da un’estrema linearità, adottato anche in tutti gli altri elementi del visual per la sua buona leggibilità. Da questa seconda variante nascono le 4 declinazioni riportanti ciascuna il nome di una sezione del festival. L’intera immagine coordinata è caratterizzata da minimalismo e pulizia, rimanendo efficace in tutta la comunicazione, dettata a livello cromatico solo dal giallo, accompagnato da bianco, nero, e
due toni di grigio. Ad ogni sezione del Festival ho scelto di associare un preciso elemento grafico, ed una combinazione di colori per logo, sfondi, e testi, usata soprattutto nelle locandine specifiche e nel libretto
programma, per creare una distinzione già dal primo impatto visivo.
Come elementi della comunicazione vediamo dei manifesti generali in vario formato, uno specifico per la sezione Cult, delle locandine con i programmi del festival di ogni sezione, il libretto programma, il totem, un pieghevole, delle cartoline ed i gadget.
che si susseguono, o ancora si parte dal bianco e nero fino a tutte le possibili scale cromatiche che oggi vediamo nei monitor. L’idea si fonda quindi sul principio del dare uno sguardo al passato ed uno al futuro, unendo tra loro i grandi cambiamenti che hanno fatto la storia del cinema.
É da qui che nasce il logo, nel quale l’abbreviazione MFF si forma grazie ad un accostamento di piccoli quadrati, ispirati dal bordo delle pellicole, intagliate proprio seguendo un pattern di questo tipo.
Ho realizzato anche una seconda variante del logo, rappresentata da un rettangolo che fa da sfondo alla medesima scritta MFF però sfondata su di esso.
Il logotipo è in entrambe le soluzioni inserito in basso e riporta la dicitura “Macerata Film Festival” composta in Gotham, font caratterizzato da un’estrema linearità, adottato anche in tutti gli altri elementi del visual per la sua buona leggibilità. Da questa seconda variante nascono le 4 declinazioni riportanti ciascuna il nome di una sezione del festival. L’intera immagine coordinata è caratterizzata da minimalismo e pulizia, rimanendo efficace in tutta la comunicazione, dettata a livello cromatico solo dal giallo, accompagnato da bianco, nero, e
due toni di grigio. Ad ogni sezione del Festival ho scelto di associare un preciso elemento grafico, ed una combinazione di colori per logo, sfondi, e testi, usata soprattutto nelle locandine specifiche e nel libretto
programma, per creare una distinzione già dal primo impatto visivo.
Come elementi della comunicazione vediamo dei manifesti generali in vario formato, uno specifico per la sezione Cult, delle locandine con i programmi del festival di ogni sezione, il libretto programma, il totem, un pieghevole, delle cartoline ed i gadget.
(I contenuti del progetto sono interamente inventati, pertanto anche i loghi usati hanno esclusivamente la funzione di rendere più realistico possibile lo studio degli spazi nell'intera ideazione.)
Progetto grafico: Luana Bassetti © 2014
