In generale l'opera presenta un discreto stato di conservazione.
In generale, la tela risulta abbastanza allentata con la conseguente formazione di spanciamenti localizzati soprattutto lungo il margine destro dove il bordo risulta in parte sganciato dall’originaria chiodatura con chiodi di canna. Nei bordi, numerose risultano essere, inoltre, le mancanze del supporto in tela e lacerazioni del tessuto in corrispondenza dei punti di chiodatura.
Sopra la testa della Madonna, in prossimità del margine superiore del dipinto, è infine evidente uno strappo, di probabile natura accidentale. Osservando l’opera dal recto, essa risulta interessata da uno spesso strato di deposito superficiale, omogeneo, di colore grigio, che impedisce la leggibilità della raffigurazione.
Come confermato dall’osservazione stratigrafica, la pellicola pittorica risulta piuttosto sottile, tanto da far intravedere l’armatura della tela mentre solo in alcune zone, come gli incarnati e i panneggi, le pennellate risultano piú corpose. Le cadute di colore e le lacune, localizzate soprattutto in prossimità dei margini del dipinto e in corrispondenza dello strappo della tela, metterebbero in evidenza, limitatamente alle zone osservate, la presenza di un sottile strato di colore rosso-bruno steso in maniera piú o meno uniforme su tutta la superficie.
Sul telo principale il craqueleure risulta appiattito e presenta un andamento regolare, parallelo, con isole di forma quadrangolare, piú o meno contenute nelle dimensioni.
Sul secondo telo è presente invece un craqueleure a isole più o meno estese, con andamento irregolare e spigoli acuti. In corrispondenza della cucitura tra i due teli è inoltre evidente una fessurazione estesa verticalmente lungo superficie pittorica. Queste disomogeneità nella realizzazione del supporto tessile, in risposta ai frequenti sbalzi termoigrometrici, giornalieri e stagionali, sono state quindi causa del formarsi di scodelle piú grandi lungo la cucitura e piú piccole verso il centro del dipinto.