Nella mia reinterpretazione di "La Bella e la Bestia", ho voluto sfidare il tradizionale concetto di bellezza esteriore con l’obiettivo di stimolare una riflessione sulla società attuale. Viviamo nella cosiddetta “società dell’immagine” dove siamo bombardati da ideali di bellezza irrealistici e superficiali, che spingono le persone a concentrarsi esclusivamente sull'aspetto esteriore. Tuttavia, la vera bellezza è un concetto più profondo e meno materiale, risiede nella profondità dei nostri cuori e nell'abilità di amare e essere amati.
Ne è esempio Belle, che ha scelto di rinunciare al suo aspetto incantevole, per vivere per sempre nell’amore. Questa trasformazione fisica rappresenta simbolicamente il rifiuto dei dettami superficiali del mondo contemporaneo.